Al Consiglio Ue del 21-22 ottobre oltre ai temi in primo piano come il caso Polonia o le migrazioni, sono stati affrontati anche temi più direttamente economici, in particolare hanno tenuto banco i rincari delle forniture energetiche con i loro riflessi sulla vita concreta di consumatori e famiglie nell'Unione.
Dal Consiglio sono scaturite conclusioni specifiche sull’energia approvate: «Il Consiglio europeo invita la Commissione e il Consiglio a prendere rapidamente in considerazione misure a medio e lungo termine che contribuiscano a prezzi dell’energia accessibili per le famiglie e le imprese, aumentino la resilienza del sistema energetico dell’Ue e del mercato interno dell’energia, garantiscano la sicurezza dell’approvvigionamento e sostengano la transizione verso la neutralità climatica, tenendo conto della diversità e della specificità delle situazioni degli Stati membri».
Il Consiglio invita poi "la Banca europea per gli investimenti ad esaminare come accelerare gli investimenti nella transizione energetica, all’interno della sua attuale capacità di capitale, al fine di ridurre i futuri rischi di interruzione e andare incontro alle ambizioni di connettività globale dell’Europa".
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