All'Ecofin sia il vicepresidente della Commissione Dombrovskis che diversi ministri finanziari hanno manifestato serie preoccupazioni" connesse all'Inflation Reduction Act (Ira) statunitense
Secondo Bruxelles, l'IRA viola le regole del commercio internazionale. L'ampio disegno di legge sulle tasse, la salute e il clima, e' stato approvato dai legislatori statunitensi ad agosto e include una spesa record di 369 miliardi di dollari per le politiche climatiche ed energetiche. Il pacchetto di riferimento include crediti d'imposta per le auto elettriche prodotte in Nord America e supporta le catene per la fornitura delle batterie negli Stati Uniti.
I funzionari europei hanno riconosciuto le ambizioni ecologiche associate al pacchetto, ma sono preoccupati per il modo in cui sono progettati gli incentivi finanziari previsti dalla legge.
L'Ue ha elencato nove delle disposizioni ritenute problematiche connesse al credito d'imposta.
Il ministro delle Finanze della Repubblica Ceca, Zbynek Stanjura, a nome della presidenza del Consiglio dell'Ue, ha sottolineato che "aappiamo quali potrebbero essere gli effetti negativi dell'Inflation Reduction Act sulle imprese e gli investitori europei, soprattutto nel settore tecnologico. Nessuno vuole cominciare una guerra commerciale, tuttavia dobbiamo mantenere regole comuni per tutti per quel che riguarda il commercio internazionale. Le prossime trattative tra la Commissione e gli Usa penso che porteranno a un compromesso accettabile per entrambe le parti".
Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che "abbiamo istituito una task force per affrontare questi problemi e attualmente ci stiamo concentrando sulla ricerca di una soluzione negoziata. Speriamo che ci sia la volonta' da parte degli Stati Uniti di affrontare le preoccupazioni che stiamo avendo". Al termine della riunione dell'Ecofin, Dombrovskis ha aggiunto che "l'Ue, come alleato degli Usa, ha una posizione abbastanza simile a quella del Messico e del Canada e l'obiettivo della task force che abbiamo istituito e' quello di vedere come le preoccupazioni dell'Ue - circa le questioni del contenuto locale e della produzione - possono essere affrontate dalla controparte americana. Il dialogo con gli Stati Uniti e' aperto e dobbiamo trovare una soluzione negoziata".
Parlando a Bruxelles, diversi altri ministri delle Finanze europei hanno evidenziato le loro preoccupazioni sulle misure degli Stati Uniti. "Siamo preoccupati per le conseguenze dell'Inflation Reduction Act", ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, sottolineando che "dobbiamo analizzare l'Inflation Reduction Act con le sue conseguenze per le nostre industrie. E dobbiamo informare la parte statunitense delle nostre serie preoccupazioni, non sono sicuro che siano consapevoli delle nostre preoccupazioni nel modo in cui siamo preoccupati noi". In sostanza, l'Ue e' preoccupata per potenziali nuove barriere commerciali per i produttori europei di veicoli elettrici.
Su altri argomenti e più in generale va registrata una dichiarazione del ministro italiani dell'economia Giorgetti:
"All'Eurogruppo e all'Ecofin ho detto che rischiamo di avere inflazione e recessione insieme. E' in incubo che dobbiamo evitare e dobbiamo studiare politiche nuove, a partire da una politica comune sull'energia".
L’Ecofin ha inoltre approvato le regole europee su Basilea 3, prolungando la sterilizzazione sul capitale delle variazioni di prezzo dei bond disponibili per la vendita, come richiesto dall’Italia. Inoltre l’Eba dovrà valutare norme più flessibili sui crediti ristrutturati.