EU/EN - In the press conference on Tuesday 4 March, President Ursula von der Leyen presented the Riarm Europe plan with investments of 800 billion euros. The European Commission, in a more uncertain geopolitical context in terms of the EU's defensive protection, intends to coordinate the financial resources it will collect for Rearm Europe with a mix of national resources, freed from the derogation from the Stability Pact, and capital borrowed on the markets with Eurobonds issued by the EU executive. The Commission wants to move quickly and therefore has chosen the emergency procedure as can be seen from the President's never so heartfelt tone: "We live in dangerous times, our security is seriously threatened", she warned. This is a new financial instrument based on Article 122 of the TFEU, which allows procedures to be shortened and the Council to express its opinion in just four weeks. The plan will be structured around five pillars and will be presented at the extraordinary leaders' summit on Thursday 6 March for an initial discussion, with the intention of working on the legislative texts in time for the European Council at the end of March 2025.
IT - Nella conferenza stampa di martedi 4 marzo, la Presidente Ursula von der Leyen ha presentato il piano Riarm Europe con investimenti per 800 miliardi di euro. La Commissione Europea, in un contesto geopolitico in prospettiva più incerto sul piano della tutela difensiva dell'UE intende coordinare le risorse finanziarie che raccoglierà per Rearm Europe con un mix tra risorse nazionali, liberate dalla deroga al Patto di stabilità, e capitali presi a prestito sui mercati con eurobond emessi dall'esecutivo Ue.
La Commissione vuole andare in fretta e dunque ha scelto la procedura d'urgenza così come si evince dal tono mai cosi accorato della Presidente: "Viviamo in tempi pericolosi, la nostra sicurezza è minacciata in modo serio", ha messo in guardia.
Si tratta nuovo strumento finanziario sulla base dell'articolo 122 del Tfeu, che permette di accorciare le procedure e al Consiglio di esprimersi in sole quattro settimane.
Il piano sarà articolato su cinque pilastri e sarà presentato al vertice straordinario dei leader di giovedì 6 marzo per un primo confronto, con l'intenzione di lavorare ai testi legislativi in tempo per il Consiglio Europeo di fine marzo 2025.
Tra le cifre del piano risaltano i 650 miliardi ricavabili dalle deroghe al Patto di stabilità con cui generare in quattro anni una tale mole di investimenti nella difesa Ue grazie ai bilanci nazionali. La Commissione vuole far attivare per ogni Paese membro le clausole di salvaguardia nazionali che autorizzano di deviare dai limiti di spesa pubblica, con limite massimo di spesa in deroga pari all'1,5% del Pil, il che equivale, a livello Ue, a ben 257 miliardi l'anno.
Si attingeranno altri 150 miliardi di euro da prestiti concessi da Bruxelles agli Stati con eurobond emessi dall'esecutivo comunitario e garantiti dal bilancio Ue. La Commissione prevede inoltre di sbloccare altri fondi da una riforma dei programmi di Coesione facendo venire meno le restrizioni all'uso per la difesa.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it