Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e l'omologo tedesco Robert Habeck sono volati a Washington martedi 7 febbraio. La visita è ispirata, come noto, dalle preccupazioni che l'Inflation Reduction Act (IRA) da 370 miliardi di dollari di sussidi per la transizione energetica americana, offra "vantaggi competitivi che, insieme ai prezzi dell'energia molto bassi negli Stati Uniti, rappresentano un rischio per le industrie europee".
L'asse Franco-tedesco ha cosi voluto tempestivamente sostenere la proposta della Commissione europea di aprire a possibili aiuti di Stato per rispondere alla legge IRA degli Usa.
Nello specifico, Le Miare e Habeck hanno chiesto ai segretari al Commercio Raimondo e al Tesoro Yellen un "meccanismo di trasparenza reciproca" che condivida l'importo e i beneficiari degli aiuti, inclusi tagli fiscali per auto elettriche e batterie prodotte negli Stati Uniti.
La sfida, per Le Maire, "è riuscire a sviluppare insieme, negli Stati Uniti e in Europa, un'industria verde efficiente e competitiva, la più innovativa del pianeta".La visita del ministro tedesco Habeck a Washington offre, inoltre, più piani di lettura e sullo sfondo non intende evidentemente smentire bruuscamente il prudente ma attento pragmatismo del governo tedesco, ben consapevole di dover salvaguardare i rapporti commerciali con gli Usa, forti di 135 miliardi di export tedesco. L'apertura di un dialogo d Berlino con Washington sui dossier economici succede ad una lunga fase interlocutoria nei rapporti tra i deu Paesi, causata dal blocco del gas russo veicolabilabile dal Nord Stream 2, imposto dalla diplomazia di guerra della Nato in difesa dell'Ucraina.
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Antonio De Chiara@euroeconomie.it