La crescita del prodotto interno lordo (Pil) della Francia ha raggiunto lo 0,5% nel secondo trimestre, meglio del previsto, trainata dalle esportazioni mentre restano fermi i consumi delle famiglie: è quanto riferito il 28 luglio dall'Insee, l'Istituto nazionale di statistica di Parigi.
Si tratta di un dato che si rivela migliore delle previsioni.Â
Â
Il traino dell esportazioni
Il traino è da attribuire alle esportazioni mentre risultano statici i consumi delle famiglie. Si supera così la previsione della stessa Insee che stimava la crescita dello 0,1% per il periodo aprile-giugno del 2023.
Â
I consumi delle famiglie in calo
i consumi delle famiglie sono diminuiti dello 0,4% nel secondo trimestre, con una decisa flessione (-2,7%) degli alimentari, scesi per il sesto mese consecutivo, ancora penalizzati da un'inflazione ancora elevata, anche se il rialzo dei prezzi al consumo ha rallentato ancora una volta a luglio in Francia. Si è attestato al 4,3% su un anno, dopo il 4,5% di giugno e oltre il 6% all'inizio dell'anno.
Â
La soddisfazione di Le Maire
Ha manifestato soddisfazione il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire che, mediaticamente, ha dichiarato a radio RTF;: â€la crescita francese viene maggiormente trainata dalle esportazioni (in aumento del 2,6% rispetto al primo trimestre) che dai consumi (-0,4%)".Â
Le Maire ha definito come “notevole†la performance dell’economia francese sbilanciandosi a confermare una crescita dell’1% nel 2023 come dato di previsione del governo.
Â
desk @euroeconomie.it
Â