Il nuovo corso della storia politica ed economica tedesca dopo Angela Merkel ha diversi protagonisti ancora da designare. E' così per il Cancellierato, al quale andrà molto probabilmente l'ex ministro delle finanze del governo Merkel, il socialdemocratico Olaf Scholz, ma anche per la figura del futuro presidente della Bundesbank da nominare a partire dal prossimo gennaio.
Chi succederà a Jens Weidmann, dimessosi dopo 10 anni, dalla guida banca centrale tedesca non è dato ancora sapere, fedelmente ad una tradizione di austera riservatezza ed autonomia che profila questa importante istituzione economica tedesca al cui presidente è assegnato uno dei seggi più pesanti nel Comitato direttivo della Banca centrale europea, guidata dalla francese Lagarde.
Sarà nel contrappeso degli equilibri del nuovo governo Scholz che va ricercato un probabile profilo di candidato per la presidenza della Bundesbank. Socialdemocratici e Verdi potrebbero insistere per la nomina di una figura che non si metta troppo di traverso con un programma di forte spesa pubblica per finanziare la transizione energetica a patto che i liberali rinuncino alla designazione di una figura in continuità col rigorismo di Weidmann.
Prima o poi nel corso dei due mesi che ci separano dal 2022, dovrà emergere l'indicazione di dare una adeguata guida all'interprete tedesco della politica monetaria della Bce.
Nota di staff per la rubrica Macro/Scenari di @euroeconomie