All'Eurogruppo informale di venerdi 23 febbraio a Gent , nelle Fiandre, non sono tardate le reazioni dei principali protagonisti all'appello lanciato dal ministro economico francese Bruno Le Maire sulla necessità di procedere su base volontaria all'Unione del mercato dei capitali.
Tre le proposte: la vigilanza UE volontaria esercitata dall’Esma, il lancio di un prodotto di risparmio UE volontario e la 'cartolarizzazione volontaria' comune.
Il ritardo UE rispetto agli Stati Uniti e alla Cina
Il Ministro francese, a supporto del suo appello, ha rimarcato a Gent che l'Unione ha bisogno di ingenti risorse per crescere nei prossimi anni, essendo in notevole ritardo rispetto agli Stati Uniti e alla Cina per livello di competitività relativamente all'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese e alla liquidità del mercato. Nonostante lo sforzo regolamentare, nell'Unione i mercati dei capitali non sono ancora pienamente integrati.
La prudenza del presidente Donohoe
Secondo il presidente dell'Eurogruppo Pascal Donohoe, interpellato in conferenza astamapa, è ”urgente agire" per completare l'unione del mercato dei capitali “ e credo che questa sia una parte molto ampia del puzzle che dobbiamo comporre riguardo a come l'Europa possa trovare gli investimenti di cui ha bisogno per mantenere il suo posto nel mondo. Sulle questioni particolari che Bruno Le Maire ha sollevato ne discuterò con lui nelle prossime due settimane e per vedere se riusciamo a identificare la via da seguire su questi argomenti”.
Lindner: andare avanti ma con tutti i 27 a bordo
La proposta di le Maire ha segnato venerdi a Gent una frizione con l’altra superpotenza europea, la Germania, visto che l’omologo ministro economico Christian Lindner si è affrettato a dichiarare che bisogna andare avanti, spediti sì, ma con tutti i 27 a bordo.
Lagarde e Gentiloni: "ambizione coraggiosa" necessaria con "urgenza" per l'unione del mercato dei capitali
La presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Gand ha rimarcato, snocciolando i capitali necessari all'integrazione nei prossimi anni, l'esigenza di una "ambizione coraggiosa" necessaria con "urgenza" per l'unione del mercato dei capitali.
Secondo Christine Lagarde "800 miliardi l'anno saranno necessari in Europa a partire dal 2031 per rispettare l'impegno del 2040 del 90 per cento" di emissioni in meno. "75 miliardi l'anno saranno necessari se tutti i Paesi europei manterranno l'impegno Nato del 2%" del Pil nella difesa. "E 250 miliardi di euro, ovvero circa l'1,8% del Pil europeo è il deflusso finanziario netto che lascia l'Europa per andare al resto del mondo e prevalentemente il mercato degli Stati Uniti".
In linea con l'iniziativa di Le Maire anche il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. "È urgentemente necessario essere ambiziosi nel portare avanti l'Unione dei mercati dei capitali nel prossimo ciclo politico e affrontare le sfide principali con azioni ambiziose. È qui che vedo il ruolo della Commissione: nel presentare proposte sufficientemente ambiziose e nel contribuire a raggiungere l'unità che finora è mancata", ha detto il commissario.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it