instagram
twitter
whatsapp

Newsletter

euroeconomie (10)
euroeconomie2

Rimani aggiornato su tutte le news di euroeconomie.it

[30/05/2023 12:13] In Francia la prima fabbrica di batterie per le auto elettriche Euroeconomie [26/05/2023 11:53] La Banca centrale europea compie 25 anni Euroeconomie [23/05/2023 12:37] Dal G7 in Giappone ancora sanzioni alla Russia e meno dipendenza dalla Cina Euroeconomie [17/05/2023 17:55] Presentate dalla Commissione UE le previsioni economiche di primavera Euroeconomie [16/05/2023 16:15] La scomparsa di Robert Lucas, Nobel per l’economia, il più celebre critico delle politiche di stabilizzazione dopo Milton Friedman Euroeconomie [09/05/2023 16:43] Il 9 maggio del Commissario UE Gentiloni in video al Festival dello sviluppo sostenibile Euroeconomie [09/05/2023 10:47] Il 9 maggio è la Festa dell'Europa! Euroeconomie [05/05/2023 08:58] La Bce alza i tassi di 25 punti base. Lagarde: 'L'inflazione è ancora troppo alta' Euroeconomie [03/05/2023 15:24] Disoccupazione in calo nell'Eurozona a marzo. Meno disoccupati in futuro con nuovo ciclo della Politica di Coesione Euroeconomie [02/05/2023 16:55] Banche europee: futuro e prospettive secondo Enria, capo della vigilanza Bce Euroeconomie [02/05/2023 16:04] Eurozona: l'inflazione torna a salire, 7% ad aprile Euroeconomie [02/05/2023 15:37] Primo Maggio a Parigi, ancora scontri di piazza contro la riforma delle pensioni Euroeconomie [02/05/2023 15:11] Lavoro: salute e sicurezza, prospettive per un approccio sistemico tra Europa e dialogo sociale Euroeconomie [28/04/2023 15:53] Lagarde: BCE sostiene 'la proposta sulla riforma del Patto' della Commissione Euroeconomie [27/04/2023 13:26] Commissione UE: presentata la proposta di revisione del Patto di Stabilità Euroeconomie [17/04/2023 15:01] Germania: chiuse definitivamente le ultime tre centrali nucleari tedesche Euroeconomie [17/04/2023 07:49] Francia: Il Consiglio Costituzionale ha approvato la riforma delle pensioni Euroeconomie [06/04/2023 13:10] Germania: siderurgici chiederanno settimana lavorativa di 4 giorni Euroeconomie [28/03/2023 15:06] Stop ai motori termici nell'UE dal 2035, salvi gli e-fuels Euroeconomie [27/03/2023 17:10] Consiglio europeo di marzo: i temi economici Euroeconomie [21/03/2023 10:03] Banche Ue, Lagarde (Bce): siamo pronti a intervenire Euroeconomie [20/03/2023 10:23] Credit Suisse al sicuro, acquisita da UBS. Reazioni positive nell'UE Euroeconomie [15/03/2023 16:17] Intesa all'Ecofin sulle linee guida per la riforma del Patto di Stabilità Euroeconomie [13/03/2023 12:50] Fallita la Silicon Valley Bank. Usa e Ue rassicurano sulla tenuta dei sisitemi bancari Euroeconomie [13/03/2023 12:01] Ue e Usa vicini a un accordo sull’industria green Euroeconomie [08/03/2023 10:48] Buon 8 marzo alle libere donne europee Euroeconomie [07/03/2023 12:03] Francia: sciopero generale contro la riforma delle pensioni Euroeconomie [02/03/2023 11:44] Eurozona : a febbraio l'inflazione scende all'8,5% Euroeconomie [20/02/2023 10:36] Disuguaglianze, mobilità sociale ed Europa. Intervista ad Angelo Coco Euroeconomie [16/02/2023 11:50] Parlamento UE: stop a partire dal 2035 delle nuove immatricolazioni di auto a motore termico Euroeconomie [14/02/2023 17:05] Ecofin: strumenti nuovi per resistere agli schock esogeni Euroeconomie [14/02/2023 15:32] Eurogruppo: più crescita e finanze sane ma i salari devono tenere il passo Euroeconomie [14/02/2023 15:10] Previsioni economiche d'inverno 2023: l'economia dell'UE dovrebbe evitare la recessione Euroeconomie [14/02/2023 10:17] Al Consiglio europeo straordinario di febbraio, fronte compatto dei leader sui dossier economici Euroeconomie [09/02/2023 13:13] I ministri economici di Parigi e Berlino a Washington, 'asse su aiuti di Stato' Euroeconomie
euroeconomie4

Il rapporto capitale/debito, le disuguaglianze e i rischi di deterioramento delle democrazie

14/11/2022 11:35

Euroeconomie

Euroeconomie, Macro/Scenari, euroeconomie, debito pubblico, crescita, pil, prodotto interno lordo, Antonino Andreotti, oprodotto interno lordo, economia mondiale, economia globale, finanza pubblica, disugugalianze, capitale/debito, democrazie,

Il rapporto capitale/debito, le disuguaglianze e i rischi di deterioramento delle democrazie

di Antonino Andreotti. Meglio operare sia su numeratore che denominatore del rapporto debito/PIL, risanando finanze e non stressando la crescita.

Il panorama economico-finanziario internazionale si presenta assai complicato.

Il mondo, infatti, si affaccia su una voragine di debito totale (pubblico + privato) nell’ordine dei 300 trilioni di dollari, tre volte e mezzo il PIL mondiale, con tassi d’interesse in ascesa a fronte dell’esaurimento delle politiche monetarie espansive.

L’economia mondiale è in frenata e in viaggio verso la recessione.

Per l'Italia dati e previsioni sono meno negativi, almeno per l’anno in corso; ma l’inflazione morde, lo spread tende ad ampliarsi, il servizio del debito si appesantisce e nessuno sa se l’ulteriore indebitamento, appena deliberato, stimolerà effettivamente l’attività economica.

In questo quadro, si è riacceso il dibattito sul rapporto tra il nostro debito pubblico e il PIL.

 

 

atkinson.jpeg

Per abbassarlo il debito pubblico, classicamente si fronteggiano due posizioni:

- La destra è per tagli alla spesa sociale, privatizzazioni, austerity, onde ridurre la grandezza al numeratore. Una ricetta tristemente nota, che ha creato disastri economici e sociali, denunciati e illustrati da numerosi scienziati sociali, tra cui A. Atkinson (nella foto), S. Biasco, P. L. Ciocca, L. Gallino, S. Keen, P. Krugman, T. Piketty, D. Rodrik, N. Roubini, G. Ruffolo, R. Shiller, J. E. Stiglitz; e, più di recente, da A. Boitani e, su contenuti più strettamente politici, da P. Gerbaudo.

- La sinistra propone l’accelerazione della crescita, per aumentare la grandezza al denominatore; ma, nelle attuali condizioni, non è affatto certo che le tradizionali politiche di stimolo riescano ad accelerare abbastanza l’economia, con il rischio che l’effetto sulla finanza pubblica sia irrilevante.  

 

a-us-treasury.jpeg

Questa tradizionale alternativa è data da più parti come datata, schematica e inadeguata.

Più convincente mi sembra l’idea di operare a un tempo su entrambi i termini – numeratore e denominatore – del rapporto debito/PIL; al fine di non compromettere gli obiettivi di risanamento finanziario, evitando ulteriori danni sociali e senza stressare le politiche di crescita al punto di allontanare il conseguimento degli obiettivi ambientali.

Come suggerisce E. Brancaccio, una strada può essere quella di bloccare il tasso d’interesse, affinché resti sempre inferiore a quello di crescita, con il risultato di alleggerire gradualmente la posizione debitoria anche per questa via.

Insomma, l’andamento del tasso d’interesse non sarebbe più in balia dei mercati finanziari, ma tornerebbe a essere uno strumento di una politica monetaria volta sia a riportare in ordine i conti pubblici, che a scongiurare la catastrofe sociale e rilevanti danni al funzionamento dell’economia.

 

La globalizzazione liberista è stata caratterizzata da un elevato rendimento del capitale a fronte di una crescita relativamente debole. È quindi aumentato il rapporto capitale/reddito e sono esplose le disuguaglianze creando una grande frattura sociale e un gravissimo deterioramento della democrazia. In misura tale da prefigurare il regresso verso la società di rentiers, o la democrazia dei signori paventata da L. Canfora.

Sappiamo anche che c’è in giro tanta cattiva economia (A. V Banerjee ed E. Duflo), che sono necessari investimenti enormi in beni materiali e servizi sociali e una guida per cambiare il capitalismo (M. Mazzucato). Sappiamo anche che le dimensioni del nostro debito rendono pericolosamente fragile il nostro posizionamento finanziario.

Appare quindi necessario un rinnovato ruolo attivo dello stato (ruolo di investitore di prima istanza, secondo Mazzucato); e, in questa prospettiva, l’impiego del tasso d’interesse come leva di politica economica può rappresentare uno strumento nuovamente utile ed efficace.

 

AntoninoAndreotti@euroeconomie.it

 


instagram
twitter
whatsapp

@2021-2022 EUROECONOMIE

SITO WEB REALIZZATO DA Q DIGITALY

Come creare un sito web con Flazio