Nelle ore che hanno preceduto l'Eurogruppo del 17 gennaio i media hanno raccolto dichiarazioni dai ministri dei vari Paesi giunti al consesso. Riflettori puntati, in particolare, sui responsabili delle Finanze di Francia e Germania , per veificare le intenzioni che animano i due maggiori Paesi europei in vista della riforma del Patto di Stabilità, sospeso fino alla fine del 2022.
Il Ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, al suo primo Eurogruppo a Bruxelles, ha parlato dell'esigenza di trovare "un equilibrio intelligente fra debito e investimenti" specificando inoltre di ritenere importante essere "una riduzione del debito pubblico, anche per l'Unione bancaria risolvere il nesso tra banche e debito sovrano".
Riferendosi al Patto di Stabilità e a quando terminerà la sua sospensione, Lindner ha detto che si dovrà "costruire lo spazio nei bilanci per rendere resiliente anche il settore pubblico".
Il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, parlando della riforma del Patto di stabilità prima dell'Eurogruppo, ha precisato che "la crescita viene prima della stabilità: una crescita duratura e giusta è indispensabile per i cittadini europei" riecheggiando l'asse narrativo della recente entente cordiale tra Macron e Draghi.
"Bisogna domandarsi quali investimenti bisogna fare per favorire la crescita e la transizione verde e ogni Stato deve impegnarsi sul rispetto di regole per assicurare una crescita duratura e preservare l'unità dell'Eurozona", Per Le Maire, la Francia ricerca una discussione che sia "costruttiva".