UE/EN - On Monday, February 10, the Trump administration significantly increased tariffs on steel and aluminum imports into the United States “without exceptions or exemptions.” The U.S. tariff rate on steel and aluminum will increase from 10% to 25% starting March 4, with the elimination of quota agreements and thousands of product-specific tariff exclusions.
The European Commission’s official regret was not long in coming. President Von der Leyen, although absent from the parliamentary plenary session in Strasbourg, issued a statement in which she promised that “unjustified duties on the EU will not go unanswered,” announcing “firm and proportionate countermeasures.” Von der Leyen found herself side by side with the parliamentarians of the Popular Party, the Socialists, the Liberals and the Greens, the main groups that refer to the so-called ‘Ursula majority’.
The President of the European Central Bank, Lagarde, inevitably also spoke out on the tariffs. In front of the plenary session of the European Parliament, Lagarde feared a phase of uncertainty in the inflation data, due to frictions in international trade.
IT - L'amministrazione Trump ha aumentato, lunedi 10 febbraio, le tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti “senza eccezioni o esenzioni". L'aliquota tariffaria statunitense sull'import di acciaio e alluminio passerà a partire dal 4 marzo dal 10% al 25% con eliminazione degli accordi sulle quote, e di migliaia di esclusioni tariffarie. specifiche per prodotto.
Non si è fatto attendere il rammarico ufficiale della Commissione europea. La presidente Von der Leyen, seppur assente alla plenaria parlamentare a Strasburgo, ha diffuso un comunicato in cui ha promesso che “i dazi ingiustificati sull’Ue non rimarranno senza risposta”, annunciando “contromisure ferme e proporzionate”. La Von der Leyene si è ritrovata al suo fianco e compatti i parlamentari dei popolari, dei socialisti, dei liberali e dei verdi ovvero i principali gruppi che si richiamano alla cosiddetta ‘maggioranza Ursula’. E nei giorni scorsi da Parigi e Berlino sono arrivati a Bruxelles inviti ad essere reattivi in risposta a dazi imposti dagli Stati Uniti.
Sui dazi si è inevitabilmente pronunciata anche la presidente della Banca centrale europea Lagarde. Davanti alla plenaria del Parlamento europeo la Lagarde ha paventato una fase di incertezza del dato inflazionistico, a causa delle frizioni nel commercio internazionale.
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